Qualche giorno fa mi sono trovato davanti alla scelta di come formattare il mio nuovo hard disk portatile. Pur essendo un accanito utente Linux, mi trovo a volte a dover usare altri sistemi, primo fra tutti Windows, e quindi ho bisogno che i miei dati siano leggibili (e scrivibili) indipendentemente dal sistema operativo. E' quindi da escludere un file system della famiglia ext: nonostante esistano programmi per leggere partizioni ext da Windows, tale sistema non viene riconosciuto dalla maggior parte dei dispositivi multimediali in commercio. Fat è quindi la scelta di portabilità piu' indicata, ma non quella corretta per me, che devo memorizzare file ben piu' grandi di 5 GB. Ho quindi deciso di formattare con il New (?) Technology File System (NTFS), file system leggibile e scrivibile da Windows e Linux, leggibile da Solaris e da OSX. Purtroppo però il driver Linux di questo file system ha prestazioni pessime: formattare un container TrueCrypt significa partire da una banda di 30 MB/s circa per poi arenarsi attorno a 5 MB/s. La stessa formattazione fatta da un sistema Windows parte con una banda di 35 MB/s e si assesta intorno ai 23 MB/s. In generale poi le prestazioni in scrittura, su entrambi i sistemi, sono basse, probabilmente dovute al journaling di questo file system. Ovviamente queste prove non rappresentano un benchmarking effettivo, ma le prove sono state effettuate varie volte sempre con i medesimi risultati.

The article Considerazioni sui dischi esterni has been posted by Luca Ferrari on December 29, 2010